Sommario dei contenuti
Ottenere il codice GA
Per poter utilizzare Google Analytics sul proprio sito è necessario ottenere un codice univoco da incorporare nelle pagine, così da mettere in collegamento l’account Analytics e le pagine che si vuole monitorare. Per prima cosa dobbiamo andare alla pagina di Analytics alla quale si può accedere solo se sei in possesso di un account Google, se non dovessi averlo, leggi la guida come creare un account Google. Dopo aver fatto il login, si viene indirizzati ad una pagina di benvenuto, che attraverso una semplice infografica ci mostra i passaggi necessari per l’utilizzo di Analytics, premiamo sul bottone registra per avviare la procedura per l’ottenimento del codice. Per la creazione dell’account Analytics ci vengono chiesti alcuni dati,- Scegliere se vogliamo monitorare un sito web o un’applicazione mobile (questa guida segue i passaggi per sito web)
- Il nome che vogliamo dare all’account. Potrebbe essere il nostro nome o quello della nostra azienda. Un account è l’entità che può raccogliere i dati di più proprietà, (fino a 50 nella versione gratuita), come ad esempio altri siti o altre applicazioni
- Impostare una proprietà, è il nome del progetto che vogliamo monitorare, potrebbe essere il nome del sito o un termine come aggettivi e verbi ad esso associato
- URL del sito web, specificando se il sito è in versione http o https
- Selezionare la categoria di settore
- Il fuso orario nel quale noi operiamo, così da avere i dati delle visite sincronizzati con il nostro orario.
Incorporare il codice Google Analytics nel nostro sito
Abbiamo ottenuto il nostro codice di monitoraggio, ma per farlo funzionare dobbiamo integrarlo nelle pagine da monitorare, solitamente tutte quelle nel cosiddetto front end. Non è un’operazione complessa ma richiede un minimo di attenzione per essere eseguita correttamente ed evitare la generazione di dati errati. Per fare ciò esistono diversi metodi, ognuno con vantaggi e svantaggi. Non esiste il metodo migliore per eccellenza ma bisogna valutare in base alle circostanze quello più utile. Di seguito ne elenco 3. Non sai quale soluzione sia più adatta alle tue esigenze? contattami senza impegno per valutare la miglioreScrivere il codice nelle pagine di WordPress
Intanto bisogna precisare che l’ID di monitoraggio di per sé non fa niente, è semplicemente una stringa numerica. Per funzionare correttamente dev’essere integrato in un codice java script che ad ogni caricamento della pagina si avvia e spedisce tutti i dati necessari all’archivio del nostro account Analytics. Lo script da utilizzare è disponibile nella pagina del nostro codice di monitoraggio e la sua struttura è questa: <!– Global site tag (gtag.js) – Google Analytics –> <script async src=”https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=’CODICEA ANALYTICS UNIVOCO “></script> <script> window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag(‘js’, new Date()); gtag(‘config’, ‘CODICEA ANALYTICS UNIVOCO’); </script> Per integrare il codice in WordPress bisogna riportare lo script nel file header.php tra i due tag <head> </head>, replicando cosi su tutte le pagine il codice. Solitamente il file dell’header si trova al percorso: Dominio.ext\wp-content\themes\nome del tema, è può essere modificato attraverso l’editor testuale* alla voce ASPETTO (*disponibile solo nelle versioni originali di WordPress) oppure ricaricando sul server il file opportunamente modificato attraverso una trasmissione FTP.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]Html code here! Replace this with any non empty text and that's it.
- Ogni tema ha il suo file header.php e nell’eventualità che si cambi tema bisogna ricordarsi di copiare anche il codice di monitoraggio
- Se non si usa un tema child, dopo un aggiornamento del tema si perdono tutte le modifiche fatte e di conseguenza l’acquisizione dei dati
- Bisogna accedere al codice del tema e questo non è sempre possibile.
Utilizzare un plug-in per incorporare il codice di monitoraggio
Il secondo metodo che ti propongo è sicuramente uno dei più utilizzati, attraverso estensioni dedicate permette l’integrazione dell’ID senza dover mettere mano al codice. È una delle soluzioni più semplici e non richiede nessuna competenza, basta eseguire l’installazione, l’eventuale accettazione dei termini e l’inserimento del codice di monitoraggio. Nella directory ufficiale dei I plug-in esistono tantissime alternative per questo scopo, uno dei più diffusi che non richiede nessuna spiegazione per il suo utilizzo è MonsterInsights ma in molti aspettano la pubblicazione in versione stabile del Site Kit per WordPress di Google. Ovviamente anche questa soluzione pur essendo molto semplice presenta degli svantaggi che devono essere considerati:- Alcuni plug-in condividono i dati raccolti con gli sviluppatori
- Devono essere manutenuti e aggiornati con l’evoluzione del CMS
- Possono creare conflitti con altri plug-in
- Possono essere a pagamento.
Utilizzare Google Tag Manager
Di primo impatto è sicuramente la soluzione più complessa, anche perché richiede a sua volta l’installazione di un codice nelle pagine e l’impostazione di alcuni parametri per essere utilizzato. Io stesso ho temporeggiato nell’utilizzo di questo strumento per una prevenuta idea di difficoltà, fino a quando non mi sono trovato nella necessità di utilizzarlo per scoprire che oltre a non essere così complesso è decisamente molto potente, tanto da rendere più performanti i tag ad esso associato. È giusto dire però che usarlo solo per integrare il codice di Analytics e solo per il monitoraggio delle visite, senza funzioni aggiuntive diventa superfluo. Tag manager ha un comportamento leggermente diverso dai metodi appenda descritti. Bisogna infatti inserire lo script di Tag manager nel sito, che a sua volta conterrà i vari script di monitoraggio. Per capire come integrare Tag manager in WordPress vai all’articolo dedicato. La seguente spiegazione presuppone che Tag manager sia già attivo ed installato. Per collegare Il codice Analytics a Google Tag manager esistono diversi metodi, di seguito ti spiego il più semplice che conosco:- andiamo all’indirizzo tagmanager.google.com
- Scegliamo la proprietà ed entriamo nella dashboard
- Nel menu laterale sinistro scegliamo TAG e poi nuovo
- In alto a sinistra compiliamo il campo nome
- Nello spazio configurazione Tag selezioniamo l’icona a forma di matita
- Compare un elenco da cui scegliere Google Analytics – Universal Analytics
- Alla voce tipo di monitoraggio scegliamo visualizzazione di pagina
- Spuntiamo la casella Abilita l’override delle impostazioni in questo tag
- Completiamo il box con il codice di monitoraggio di Google Analytics (il codice lo trovi sul sito di Analytics nel percorso AMMINISTRAZIONE -> INFORMAZIONE SUL MONITORAGGIO -> CODICE DI MONITORAGGIO).
- selezioniamo sempre l’icona a forma di matita e selezioniamo ALL PAGES
- premi su salva in alto a destra.