HomeSEOCos’è la SEO

Cos’è la SEO

Chiunque ha o gestisce un sito dovrebbe conoscere la SEO per realizzare e manutenere il proprio spazio web cosi da sfruttare al massimo le sue potenzialità. In questo articolo ti racconto da cosa è composta la disciplina più fumosa ed importante dell’internet Search.

Cosa significa SEO

La definizione più elementare per la SEO è: “Fare di tutto per risultare in prima posizione con un contenuto del nostro sito nella SERP”.

La Search Engigne Optimization, tradotto in italiano ottimizzazione per i motori di ricerca è una disciplina del web marketing che si occupa attraverso specifiche tecniche di ottimizzare/adattare uno o più contenuti del proprio sito web per essere apprezzati dai motori di ricerca che a loro volta li riproporranno ai propri utenti.

Black hat SEO

Solitamente con la parola SEO ci si riferisce ad una accezione positiva che prevede comportamenti atti al miglioramento di un documento del web chiamati anche white hat SEO, ma esiste una versione negativa di queste tecniche chiamate black hat SEO o negative SEO che ha lo scopo di produrre una perdita di posizionamento alle pagine di siti concorrenti.

Perché fare ottimizzazione per i motori di ricerca

Il motivo è più che ovvio, riuscire a guadagnare posizioni migliori attraverso i propri contenuti, così da ottenere più visite al proprio sito e di conseguenza aspirare a maggiori guadagni attraverso il proprio modello di business (ADS, Servizi, Consulenze, ecc.., ecc..).

Come funziona la SEO

Di per sé ottimizzare un contenuto per il web è molto semplice e consiste nel produrre qualcosa che incontri le esigenze dei motori di ricerca e le esigenze dell’utente che ne usufruisce. Ovviamente con l’aumentare della concorrenza riuscire a soddisfare questi requisiti è sempre più complesso ed ottenere buoni risultati può essere molto difficile, ma con il tempo e il rispetto delle regole i successi non possono mancare.

Le principali linee da seguire sono 2:

Primariamente concentrarsi sull’utente, immaginare/prevedere le sue necessità, costruendo contenuti ad hoc cosi da rispondere alle domande nel formato che esso si aspetta.

L’altro aspetto fondamentale da seguire consiste nel rispettare le regole tecniche imposte dai motori di ricerca, cosi da soddisfare i requisiti valutati dai vari algoritmi.

Come fare SEO

Il principio di base rimane sempre lo stesso, produrre contenuti utili per l’utente finale, ma nel corso del tempo la SEO ha progressivamente mutato il suo comportamento e dal 1990 (data del primo motore di ricerca) ad oggi si è assistito ad una vera e propria evoluzione, tanto da vedere alcuni grandi nomi del settore pubblicare articoli dal titolo “la SEO è morta”, riferendosi però all’inefficacia di alcune tra le più comuni tecniche della prima era.

Fare ottimizzazione oggi può richiedere soluzioni molto più onerose rispetto al passato essendoci una maggiore concorrenza e una sofisticazione degli algoritmi che con sempre più facilità intercettano strategie vietate.

Per ottenere le migliori posizioni sui motori di ricerca è possibile utilizzare varie strategie che possono essere racchiuse in due categorie, a breve e a lungo termine.

Le due possibilità: a breve termine contro a lungo termine

Qualunque sia il progetto è possibile scegliere tra le due alternative ma è importante essere consapevoli dei costi e delle conseguenze.

Solitamente le strategie a breve termine sono soluzione che permettono un miglioramento rapido del posizionamento (anche in pochi giorni) attraverso artifici che ingannano l’algoritmo dei motori di ricerca, danno ottimi risultati nell’immediato ma a seguito di aggiornamenti dell’algoritmo o rivalutazioni del contenuto possono generare penalizzazioni che nei casi più estremi diventano irrecuperabili. Non è insolito vedere questa soluzione in progetti one shot o progetti paralleli al progetto principale.

La SEO a lungo termine invece è quella più virtuosa, basata sul rispetto delle linee guida dettate dai vari motori di ricerca, non subisce preoccupazioni dai vari aggiornamenti, ma per sua natura richiede tempi più lunghi di maturazione, ma garantisce una volta raggiunto il risultato una rendita costante nel tempo.

Il segreto per posizionarsi

Per fare SEO sono possibili diverse strade ed è possibile ottenere uguali risultati scegliendo percorsi diametralmente opposti, ma il grande segreto per fare SEO ed ottenere grandi successi per dipiù durevoli nel tempo è realizzare soluzioni che incontrano l’esigenza dell’utente nulla di più.

Attenzione con chi si fa SEO

Avere un’attività propria da gestire richiede già molti sforzi e spesso quando si decide di traghettarla nel web non si ha la possibilità o semplicemente la voglia di acquisire le competenze necessarie e ci si affida ad esperti per essere guidati nella giusta direzione.

Occasionalmente però ci si può imbattere in chi esperto non è ma millanta la capacità di raggiungere risultati straordinari, ma quando si parla di SEO è bene tenere a mente che nessuno, neanche il migliore specialista può garantire la prima (o una qualsiasi altra) posizione nei risultati organici dei motori di ricerca, lo dice Google stesso nella sua documentazione ufficiale.

Il motivo è che nessuno conosce la formula magica che un motore di ricerca usa per attribuire un punteggio alle pagine dei siti e a seguito dell’implementazione negli algoritmi di intelligenza artificiale, anche gli stessi creatori dell’algoritmo non ne conoscono con esattezza il funzionamento. L’esempio più famoso è quello di Google, che possiede un algoritmo immenso, composto da oltre 200 parametri principali che sotto categorizzati possono raggiungere anche le 10000 variabile alle quali è stata aggiunta una componente di intelligenza artificiale che per sua natura risulta impossibile da comprendere nella motivazioni delle scelte.

On-page/on-site e off-page/off-site

L’applicazione della SEO si divide in due grandi categorie, la on-page, tutto quello che si può fare su un sito e off-page, tutto quello che si può fare esternamente ad un sito.

Fare SEO on-page e on-site

Fare SEO on-page significa intervenire sulla scelta delle parole chiave, la terminologia, la struttura, le immagini, i titoli e sottotitoli, la posizione, la grandezza e il colore dei vari componenti, il metodo con cui caricare la pagina, la scelta della meta desciption, l’ottimizzazione del codice html, i dati strutturati, insomma tutto quello che contiene il sito, perché un sito non si posiziona più solo per la sua correlazione con e parole chiave ma con tutto quello di cui è composto.

Perché fare on-page/on-site

È importante fare SEO on page perché è il luogo dove abbiamo la possibilità di agire in piena libertà, dove possiamo effettuare scelte senza condizioni, perché il nostro sito è la nostra casa e possiamo costruirlo come meglio ci piace.

Linee guida on-page /on-site

Accessibilità
  • Blocchi: un errore banale ma non così scontato è rendere le pagine inaccessibili, se si vuole che le pagine siano indicizzate bisogna assicurarsi che queste siano accessibili, quindi senza protezione di password, senza tag noindex e senza blocchi del file robots.txt (approfondimento file robots.txt), attraverso la Search Consolle di Google o strumenti di Bing per webmaster è possibile controllare la presenza di questi blocchi oltre che un controllo diretto alle pagine.
  • Sitemap: per rendere più facile la navigazione tra le varie pagine ai bot è consigliato integrare una sitemap che contenga gli Url di tutte le pagine (approfondimento sitemap).
Completezza dei dati
  • Attributo alt: le immagini danno leggerezza alla lettura e aiutano ad esprimere facilmente esempi e concetti, ma i motori di ricerca almeno per il momento non le adorano, avendo difficolta nell’interpretazione, allora si rende necessario aggiungere sempre l’attributo alt che ne descrive il contenuto.
  • Dati strutturati: sono una sorta di dizionario per i motori di ricerca, non sono un fattore di rank ma sono informazioni utili e favoriscono il CTR.
Velocità
  • Immagini leggere: per evitare di consumare banda e rallentare i tempi di caricamento, se non è estremamente necessario bisogna ridurre sempre il peso delle immagini che non dovrebbe mai superare i 100 kb, per queste operazioni esistono tantissimi strumenti dai più complessi e blasonati come Photoshop ai più semplici come Paint, passando per vari progetti online.
  • Codice della pagina leggero: uno dei principali fattori di valutazione, soprattutto nelle SERP da mobile è il tempo di caricamento della pagina. Spesso nel tentativo di rendere le pagine belle e accattivanti si producono pagine lente nel caricamento, per vedere la valutazione della propria pagina esistono vari tools, comehttps://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/ ,https://tools.pingdom.com/ o https://gtmetrix.com/ .
  • Host veloce e affidabile: per garantire la velocità del sito buona parte del lavoro la fa la macchina sul quale il sito è posizionato, nel mercato esistono moltissime offerte, da pochi euro all’anno a qualche euro all’ora, va da sé che più si spende più potenza si dovrebbe avere.

Gli aspetti per accelerare il caricamento di un sito spesso possono essere molto tecnici e conviene affidarsi ad uno sviluppatore esperto, tante volte però lo sforzo non vale l’impegno e con soluzione più pratiche si ottengono buoni risultati, come utilizzare temi semplici, non aggiungere funzionalità superflue e soprattutto per i siti di news valutare l’uso della tecnologia AMP (approfndimento ad AMP).

Contenuti originali e utili
  • Creare contenuti originali e utili: non garantisce il posizionamento, ma almeno evita le penalizzazioni dettate dalle varie linee guida di search engine che oggi riescono senza difficoltà a rilevare contenuti duplicati o spinati. Per verificare l’originalità di un documento è possibile usare vari strumenti come copyscape.
  • Evitare il cloaking: una tecnica solitamente relegata agli “smanettoni” che permette di mostrare due contenuti differenti in una stessa pagina se questa è visitata da un bot o da un umano, cosi da mostrare un contenuto iper-ottimizzato sulla base di chi visita, ma questa tecnica essendo truffaldina se scoperta causa una penalizzazione irrecuperabile.
  • Rimuovere lo spam generato da altri utenti: a volte potrebbe capitare che utenti malintenzionati tentino di utilizzare siti altrui come base per link o pubblicità di entità terze, questo può accadere nei siti che offrono la possibilità di commenti non regolamentati da un’approvazione, oppure nei casi in cui un sito subisce un attacco hacker, dove il malintenzionato altera il contenuto delle pagine ad esempio con link a siti terzi. Per difendersi da queste possibilità si può impostare la pubblicazione regolamentata per i commenti e un monitoraggio costante del sito nel caso dell’hacking con il rinnovo periodico di password e l’utilizzo di programmi di protezione, come ad esempio Wordfence per chi utilizza WordPress.
Usabilità
  • Aspetto grafico: non è propriamente un aspetto SEO, ma è la prima cosa che balza all’occhio ed un utente potrebbe annullare la navigazione prima ancora di iniziare. Grafica scadente, struttura non comprensibile, menu mal posizionati o contenuti obove the fold sono alcuni aspetti da tenere in considerazione.
  • Struttura di link interni: per rendere più facile la navigazione agli utenti è per far capire l’importanza delle varie pagine ai motori di ricerca è importante creare una struttura di link interni (che rimandano alle pagine dello stesso sito) creando relazioni tra pagine di argomenti correlati o link di approfondimento in stile Wikipedia, per gli utilizzatori di WordPress esistono molti plug-in che permettono di creare i cosiddetti related post e Askimet tra i vari servizi offre anche questo.

Fare SEO off-page / off-site

Esattamente il contrario della SEO on-page è la SEO off-page che identifica tutto quello che sta fuori dalla nostra proprietà, quindi portali, forum, social network e blog, ma anche prodotti meno digitali come carta stampata, fiere/congressi, Meetup e tv.

Perché fare off-page

Valutare la pertinenza e soprattutto la qualità di un contenuto non è cosa facile sia per un umano, tanto più per un computer senza intelligenza e coscienza critica. Per rendere più semplice questo processo l’essere umano spesso si avvale di opinioni e pareri altrui, ed è quello che hanno introdotto i fondatori di Google nel proprio algoritmo, presupponendo che se un sito riceve tante “citazioni” o “apprezzamenti” da entità terze ha un’autorevolezza maggiore rispetto ad un sito che non ne riceve. Questo fattore fu rivoluzionario tanto da renderlo subito il motore di ricerca più usato al mondo. Con il tempo anche questa parte dell’algoritmo ha subito grandi evoluzioni rimanendo comunque un elemento importante ma sempre più difficile da ingannare. Ecco perché è importante tenere in forte considerazioni gli aspetti off-page.

Un esempio per capire l’importanza della off-page:

  • Caso 1
  • Io sono un SEO, nessuno mi conosce e quindi nessuno parla bene di me, l’unico modo per ottenere un’idea su di me è attraverso la lettura ad esempio del mio blog ed osservare con attenzione le varie soluzione che ti propongo. Risultato protesti non aver voglia di fidarti del mio operato anche se io fossi il migliore al mondo.
  • Caso 2Io sono uno SEO, ho già lavorato per un tuo amico che si è trovato bene con me e ti propone il mio contatto. Risultato sei propenso ad utilizzare i miei servizi senza troppi dubbi sulle mie proposte.
  • Caso 3 Io sono un SEO, referenziato dalla più prestigiosa agenza che ti propone il mio contattato. Risultato sei propenso ad utilizzare i miei servizi accettando con fiducia le mie proposte.
  • Caso 4Io sono un SEO, è sono referenziato dalla più prestigiosa agenzia e da diversi tuoi amici che ti propongono il mio contatto. Risultato tu avrai piena fiducia in me, non dubiterai di nessuna mia proposta anche se rischiosa.

Questa è la trasposizione molto semplificata di quello che fanno i moderni motori di ricerca nella valutazione di un sito combinando la quantità con la qualità di chi ci referenzia.

Linee guida off-page/off-site

Back link

Esistono diversi settori soprattutto a livello locale dove la necessità di ricevere segnalazioni da fonti esterne non è così indispensabile, è però vero che avere un profilo back link porta benefici. Nelle proprie strategie bisognerebbe sempre prevedere un piano di acquisizione di link preferibilmente attraverso la link earning o in alternativa alla meno consigliata link building.

Qualsiasi strategia si adotti è opportuno valutare con attenzioni chi ci linka, distinguendo i link tossici dai link salubri. Una possibilità è usare la Search Consolle di Google per vedere ed eventualmente rimuovere link dannosi opportunamente valutati con strumenti come Ahrefs, Moz, Seozoom, Majestic.

Social

Anche se in apparenza i social network sono in diretta concorrenza con i motori di ricerca, questi luoghi sono da tenere in forte considerazione per il posizionamento almeno per 2 motivi:

1° Alcuni Social network sono aperti e scansionabili da crawler così da poter rilevare citazioni, condivisione di link e varie iterazioni tra pagine, gruppi e profili;

2° Attraverso schemi di condivisione ed apprezzamento (I LIKE) è possibile raggiungere utenti che per i più svariati motivi potrebbero ignorare l’esistenza della nostra attività o le parole chiave legate ad essa.

L’utilizzo di questi sistemi non è fonte di un miglioramento diretto nel posizionamento, ma implicitamente aumentano il valore di alcuni fattori come la brand awareness.

Quindi per fare un buon lavoro SMO.

Guest post

Grazie al sempre crescente numero di blog e persone interessate ai guadagni dal digitale, il guest post è diventata una delle attività più diffuse per ottenere link e citazioni.

La sua pratica consiste nella pubblicazione in un sito ospitante di uno o più articoli completi di riferimenti alla fonte di nostro interesse (es. il nostro sito), con lo scopo di ottenere traffico diretto, popolarità del marchio e il cosiddetto Link Juice per i motori di ricerca.

Spesso questa attività è gestita attraverso accordi commerciali, che possono variare dallo scambio di post fino al pagamento di una fee.

Recensioni

Sono il giudizio degli utenti che ci hanno preceduto, permettono di far risparmiare buona parte del lavoro di valutazione, piacciono agli utenti e di conseguenza sono apprezzate anche dai bot che scansionano il web.

Integrare nei propri piani l’utilizzo delle recensioni per migliorare il posizionamento è una buona soluzione, soprattutto se il progetto è solido. Varie analisi delle SERP hanno evidenziato un aumento del CTR quando i risultati attraverso i Rich Snipped integrano le valutazioni.

Ovviamente bisogna prevedere la possibilità di ricevere recensioni negative, succede sempre, non si può piacere a tutti e sbagliare è normale. Questo però non è necessariamente un male, perché permette di capire dove abbiamo commesso degli errori o dove abbiamo sottovalutato dei problemi, avendo cosi la possibilità di rimediare.

Glossario

  • SERP: Search Engigne Result Page in italiano Pagina dei risultati del motore di ricerca, la pagina che un motore di ricerca come Bing ci restituisce dopo aver richiesto una query.
  • Articoli “spinnati”/ Article Spinner: generazione automatica di contenuti attraverso la riproduzione più o meno causale di alcune sezioni di un documento.
  • Link Earning: guadagno di link, capacità di ottenere link in maniera spontanea attraverso la produzione di un contenuto di qualità meritevole di essere citato e linkato.
  • Link Building: costruzione di link, metodo per l’ottenimento di link in maniera artificiale attraverso accordi commerciali o scambio di favori.
  • SMO: Social Media Optimization l’equivalente della SEO per i social network
  • Link Juice: concetto teorico per esprimere il passaggio di valore attraverso un collegamento web
  • CTR: click-through rate, rapporto tra il numero di visualizzazioni e il numero di click che un collegamento riceve.
  • Search Consolle di Google: strumento gratuito messo a disposizione dei webmaster per verificare la conformità di un sito e il suo stato di salute.

Spero che questo articolo riesca a chiariti almeno in parte il funzionamento del grande e caotico mondo della SEO, se hai domande o commenti, usa il form sottostante o scrivimi una mail dalla pagina contattiami.

Manuele Morandin
Manuele Morandinhttps://www.manuelemorandin.net
Consulente SEO e tecnico informatico, aiuto imprenditori e professionisti a sviluppare on line la propria attività, attraverso il posizionamento sui motori di ricerca, campagne pubblicitari e gestione dei social network.

Consulenza SEO

Ottimizza il tuo sito web tecnicamente e semanticamente.
Con metodi costantemente aggiornati e testati ti aiuto a migliorare l’usabilità e l’utilità del tuo progetto web per aumentarne la visibilità e farti raggiungere dalle persone interessate a quello che offri.
Scorpi tutte le offerte e chiedi un preventivo senza impegno.